lunedì 31 dicembre 2007

FUNZIONE 7 - LA CONNIVENZA

Harry cade nella trappola (nel primo libro) e diventa quasi complice di Raptor quando incosapevolmente lo aiuta mettendo i bastoni fra le ruote a Piton.
Anche nel quarto libro Harry è portato a seguire il falso Moody, tant'è che per poco non ci rimette la vita.
Nel quinto cade in pieno nella trappola di Voldemort, noncurante dei consigli ricevuti, e si reca insieme ai suoi amici al Ministero, dove troverà la morte Sirius Black accorso in loro aiuto.

FUNZIONE 6 - LA TRAPPOLA

Qual è l'inganno messo in atto dall'Antagonista in Harry Potter per far cadere in trappola l'Eroe? Ve n'è più d'uno. Il primo è rappresentato dal professor Raptor che, con il suo modo di fare, sposta l'attenzione su Piton. Raptor è un servo di Voldemort e gli sta prestando il suo corpo, ma recita talmente bene la parte del timido e innocuo balbettante professore da ingannare tutti, persino Silente.
Stessa cosa succede con Barty Crouch jr, che invece si camuffa da Malocchio Moody tramite la Pozione Polisucco. Anche lui ingannerà tutti, Silente compreso.
Nel quinto libro Voldemort stesso ingannerà Harry, attraverso la connessione mentale che c'è tra loro, facendolo cadere nella trappola preparata al Ministero.

FUNZIONE 5 - LA DELAZIONE

In Harry Potter di DELAZIONI importantissime ve ne sono 2. La prima, in ordine di tempo, è la soffiata che Voldemort riceve da Piton riguardo la Profezia. E' da qui che l'Antagonista comincia a cercare notizie sull'Eroe. La seconda, decisiva, è quella di Peter Minus "Codaliscia", il quale, rivelando a Voldemort l'ubicazione della casa dei Potter, con la conseguente uccisione di Lily e James e il mancato assassinio di Harry, mette in moto il meccanismo che porterà poi il ragazzo a compiere la sua missione, quella di eliminare Voldemort.

FUNZIONE 4 - LE INDAGINI

Svolte dall'Antagonista per scoprire qualcosa o qualcuno. Nel caso di Harry Potter, Voldemort faceva di sicuro indagini prima della nascita del ragazzo, ma non erano pertanto incentrate sul'Eroe. E' probabile pensare che rivolgesse le sue attenzioni a Silente. E' infatti il preside che Piton stava spiando nel 1980 al pub Testa di Porco, chi altri se no? Solo dopo aver saputo della Profezia l'Antagonista ha concentrato le sue ricerche su Harry, o meglio su un bambino nato alla fine di luglio e, con un qualche criterio, decidere che quel bambino debba essere Harry.
In seguito Voldemort cercherà notizie e tracce riguardo la Pietra Filosofale, la Profezia completa, i Doni della Morte (in particolare la Elder Wand).
La trasformazione di Tom Riddle in Voldemort è comunque costellata di ricerche: il funzionamento degli horcruxes prima di tutto, poi i suoi parenti e i nascondigli per gli horcruxes.

domenica 30 dicembre 2007

FUNZIONE 3 - LA DISOBBEDIENZA

Tutti gli ordini ricevuti da Harry vengono puntualmente disattesi. Il non fare o non nominare cose strane in casa Dursley è sempre stato praticamente impossibile per Harry. Essendo un mago non poteva di sicuro tenere a freno la sua natura e le azioni magiche svolte anche involontariamente hanno sempre procurato al ragazzo punizioni e atteggiamenti cattivi.
La prima a cui assistiamo come lettori (ma non la prima come ordine di tempo) è l'episodio dello zoo, in cui Harry fa sparire la lastra che chiude la gabbia del boa, liberando così il serpente. Nel terzo libro è famosissimo il gonfiamento di Zia Marge.
Nel primo libro, noncurante dei suggerimenti della McGranitt e di Hagrid, si informa sulla Pietra Filosofale e sul luogo dove è nascosta. L'ordine di non cercare lo Specchio delle Brame viene disatteso per caso, in quanto lo Specchio si trova proprio nel luogo in cui è nastosta la Pietra.
Il suggerimento di non nominare Voldemort viene disatteso sempre e comunque, in quanto Harry dimostrerà sempre di non aver paura a pronunciare il nome dell'Antagonista. Addirittura, nel settimo libro, evita di pronunciarlo per far piacere a Ron ma poi, trovandosi faccia a faccia col nemico, lo chiama addirittura col suo vero nome: Tom Riddle.
Nel secondo libro disattende, con l'aiuto di Ron, Fred e George, all'ordine di Dobby, che cerca di salvarlo, e si reca a Hogwarts. L'ordine di non fare magia fuori dalla scuola in quanto mago minorenne viene trasgredito da Dobby ma in seguito Harry produrrà un patronus non solo fuori dalla scuola ma di fronte a un babbano, anche se per salvare se stesso e il cugino Dudley.
Nel terzo libro, lasciandosi influenzare da tutte le voci che sente circa la morte dei suoi genitori e la probabile spia responsabile, si ritrova, per puro caso, tra le braccia di Sirius Black. Certo è stato un caso, ma Harry non aveva fatto poi molto per rimanere al sicuro, visto che disobbedisce agli ordini e si reca a Hogsmeade di nascosto, usando il Mantello dell'Invisibilità.
Nel quarto libro Harry, ancora una volta, disobbedisce a un ordine non per sua colpa o scelta. Il suo nome, infatti, viene inserito nel Calice di Fuoco da un Mangiamorte infiltratosi a Hogwarts sotto mentite spoglie.
Nel quinto libro Harry viene a scoprire la Profezia per vie traverse e, disattendendo ordini e consigli, vuole entrare a far parte attiva dell'Ordine della Fenice. Non potendo, disobbedisce a un ordine della Umbridge e crea l'Esercito di Silente. Non ascoltando, poi, i suggerimenti di altri personaggi, si reca al Ministero, mettendo in pericolo la sua vita e quella dei suoi amici, nonchè forse provocando la morte di Sirius.
Nel sesto libro recupera il ricordo di Lumacorno dopo aver disatteso le aspettative di Silente e non aver dato peso all'urgenza. Non può, però, recarsi da Piton per avvertirlo perchè bloccato dallo stesso Silente.
Nel settimo libro non prova nemmeno a considerare possibile il velato suggerimento di Molly e si mette alla ricerca degli horcruxes: ormai ha una missione da compiere e lo sa.
Come per gli Ordini, anche le DISOBBEDIENZE di Harry sono funzioni che avvengono in tempi diversi da quello previsto nello schema di Propp.

sabato 29 dicembre 2007

FUNZIONE 2 - L'ORDINE

L’ORDINE, nel caso di Harry Potter, è un divieto. Gli zii, infatti gli vietano di fare cose strane, di parlare anche di cose strane, soprattutto di nominare la magia. L’ordine perdurerà nel tempo, anche quando Harry diventerà consapevole della sua natura magica e frequenterà Hogwarts, tornando a casa Dursley solo per le vacanze estive.
Questa funzione però la si può trovare in tutti i libri di Harry Potter. La morte dei genitori rimane come funzione primaria relativa a tutta la saga, ma ogni capitolo di questa presenta una funzione simile.
Nel primo libro l'ORDINE, o meglio il divieto, è di non occuparsi della Pietra Filosofale e gli viene impartito, in modi ed atteggiamenti diversi, da Hagrid e dalla McGranitt. C'è anche un altro divieto, che è quello di non usare lo Specchio delle Brame, e gli viene impartito da Silente, ma anche questo è legato alla ricerca della Pietra. Però il primo divieto che Harry riceve, o meglio che gli viene suggerito, è quello di non nominare Voldemort.
Nel secondo libro il divieto gli viene da Dobby secondo il quale Harry non dovrebbe recarsi a Hogwarts. Si viene però a conoscenza di un altro divieto: quello di usare la magia fuori dalla scuola.
Nel terzo libro si hanno due divieti importanti. Il primo glielo suggerisce Arthur Weasley: non andare a cercare Sirius Black. Il secondo è una regola della scuola: non è possibile frequentare Hogsmeade senza autorizzazione.
Nel quarto libro troviamo un divieto gestito in maniera atipica: l'ordine di non poter partecipare al Torneo TreMaghi senza aver compiuto 17 anni.
Nel quinto libro a Harry viene vietato di conoscere la Profezia e di occuparsi attivamente dell'Ordine della Fenice. Inoltre ci sono i vari divieti della Umbridge, compreso quello di creare associazioni. Harry, inoltre, riceve l'ordine di imparare l'Occlumanzia. Un altro ordine si può considerare quello di non cercare Sirius Black al Ministero.
Nel sesto libro riceve due ordini importantissimi da Silente: recuperare il ricordo di Lumacorno e, sulla Torre di Astronomia, andare ad avvertire Piton.
Nel settimo libro riceve un ordine velato da Molly Weasley: non andare in missione per conto di Silente.
Come si è visto, solo l'ordine primario avviene all'inizio della storia. Tutti gli altri avvengono nel corso di questa e possono anche non corrispondere all'inizio di ogni libro.

FUNZIONE 1 - LA PARTENZA

La PARTENZA, in Harry Potter, potrebbe essere ricondotta alla morte dei suoi genitori. In effetti è una “dipartita”. E’ in quel momento che l’Eroe entra in scena, anche se solo come infante sopravvissuto fortunosamente e misteriosamente all’attacco di Voldemort.